martedì 27 maggio 2014

PARZIALE RESURREZIONE PER ANASTACIA


"Resurrection" è il titolo del nuovo lavoro di Anastacia, che arriva dopo le turbolente vicissitudini di salute che l'hanno vista sua malgrado protagonista negli ultimi tempi (la cantante è stata operata per la seconda volta di cancro al seno). A onor del vero però il titolo inneggia ad una rinascita che, almeno per quanto riguarda il punto di vista musicale, c'è stata solo in parte. Intendiamoci: il disco è più che valido (specie se confrontato con l'album di cover dato alle stampe qualche tempo fa o, peggio ancora, con l'orribile precedente lavoro di inediti "Heavy Rotation") tuttavia nei 10 nuovi brani proposti - 14 per quanto concerne l'edizione deluxe - non se ne trova neanche uno in grado di continuare il meraviglioso discorso intrapreso con i primi grandi successi del tipo "I'm outta love", piuttosto che "One day in your life"... Certo, si tratta comunque di buone canzoni che, nel caso specifico di "Lineline" e "Apology" sono da pelle d''oca (per non parlare della vibrante slow version de "Left outside alone - part II") ma nella maggior parte delle tracce, da "Evolution" a "Staring at the sun", passando per il singolo di lancio "Stupid little things", ritmo e sentimento si alternano senza eccellere, fatta eccezione, ovviamente, per la sua sempre portentosa voce. L'impressione finale è che Anastacia abbia raccontato molto di se e del suo percorso di sofferenza a scapito di un'energia e di una spensieratezza che avevano invece caratterizzato le prime hit in precedenza elencate. Per questo, benché il suo ritorno sia più che gradito e l'album sia assolutamente promosso, l'ascolto di "Resurrection" genera comunque un amarognolo retrogusto.

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Il video di "Stupid little things", girato in Nevada, protagonista Anastacia
(Chicago USA, 17 settembre 1968, Vergine) 




















Sito ufficiale: WWW.ANASTACIA.COM

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