lunedì 10 ottobre 2011

"POSTCARDS FROM BEAUTIFUL SWITZERLAND" (CIAO MAMMA)

"POSTCARDS FROM BEAUTIFUL SWITZERLAND"

Recentemente un amico mi ha convinto a passare con lui qualche giorno in alta montagna, in un posto che non avevo mai visitato in precedenza. Sebbene fossi un po' stanco ho accettato, pensando che dopotutto allontanarsi per un po' dalla monotonia quotidiana non poteva che farmi bene: paesi nuovi, aria nuova, facce nuove. Così, sul tardo pomeriggio, siamo partiti con la sua auto pronti a trascorrere quasi settantadue ore all'insegna del divertimento e del buon cibo, in una cornice verdeggiante con tanto di mucche al pascolo e pinete sterminate, come a dire: "postcards from beautiful Switzerland"! E infatti, fra un discorso e l'altro, mentre ci allontaniamo dal grigiore della città, salendo mi rendo conto di essere sempre meno attento alle parole e sempre più rapito dallo straordinario panorama circostante. Verso le 18.00 decidiamo di fermarci per una piccola sosta... ne approfitto per raggiungere un laghetto a pochi metri dalla strada; il cemento è lì a due passi ma sotto gli alberi che costeggiano l'acqua  splendidi fiori di un giallo mai visto testimoniano l'esistenza di un mondo che l'uomo può solo illudersi di comprendere. Mentre il vento soffia pizzicandomi il viso, resto immobile per qualche istante a godere del piccolo-grande miracolo di cui mi ritrovo a far parte, poi mi dirigo a passo veloce verso l'auto e riprendiamo il viaggio mentre la sera ci avvolge. Nel giro di poco più di un'ora raggiungiamo una famosa località turistica piena di eleganti châlet ma, stabilito che ci fermeremo al ritorno, preferiamo tirar dritto proseguendo verso la meta. Siamo ormai molto lontani da casa, giunti ad un punto dove la prima neve ha già imbiancato le cime; davanti a noi un'interminabile vallata: non ci resta che scenderla per approdare a destinazione. Intanto è calata la notte e un cielo più che mai stellato sembra rassicurarci sul fatto che, come effettivamente avverrà, godremo di tre belle giornate. Quel silenzio d'incanto viene d'un tratto rotto quando al mio amico arriva un messaggino telefonico da parte di sua madre, la quale vuole accertarsi che siamo arrivati sani e salvi. Essendo occupato alla guida, mi chiede di rispondere al posto suo, perciò rassicuro la donna pigiando sulla tastiera -"Sì, siamo arrivati, tutto bene"- quindi, proprio come se fosse il mio amico a scrivere, così, d'impulso, concludo con un logico saluto: -"ciao mamma!"- D'improvviso, appena premuto il tasto per l'invio, il pensiero corre istintivamente alla mia: a lei che neanche ha mai saputo cosa fosse un telefonino, a lei che forse è una delle tante stelle che proprio in quel momento brillano sopra di me... "Ciao mamma": queste Sante Parole, che da tanto tempo non ho pronunciato più, sono per te, nel caso il tuo cuore si stesse chiedendo se anch'io fossi arrivato bene, ovunque tu sia.