sabato 14 maggio 2011

MISS RETTORE È TORNATA!

RETTORE  - "CADUTA MASSI" (Edel)

Molto difficile per me recensire un album della Rettore, cantante per la quale nutro da sempre un’innata simpatia. Il primo ricordo che conservo di questa poliedrica e scatenata performer è strettamente legato alla sua musica: avevo 9 anni e mi recai in un bar dove un juke-box suonava un brano che recitava pressappoco così - "Come sono si vedrà, uomo o donna, senza età, senza sesso crescerà, per la vita una splendente vanità!" - Quelle parole, così originali e fuori da ogni schema, fecero letteralmente breccia nella mente fantasiosa e creativa del fanciullo in erba che ero! Un anno dopo, nel 1980, la radio passava principalmente tre canzoni: “Se tornassi” di Julio Iglesias, “Non so che darei“ di Alan Sorrenti e “Kobra” di una certa Rettore; chissà perché, mentre mia madre aspettava con ansia Julio, io non vedevo l’ora che fosse il turno di “Kobra”, che ben presto scoprii essere proprio il nuovo brano della cantante di “Splendido Splendente”. Di lì a poco, credo grazie alla storica trasmissione musicale Discoring (o era Superclassifica Show?), ebbi l'occasione di conoscere anche la sua travolgente immagine, logico quindi che da quel momento la bionda in questione divenisse a tutti gli effetti la mia preferita in assoluto! Quante estati passate ascoltando le sue canzoni, osservando incantato i suoi mille travestimenti, riempiendo le camere di posters che la ritraevano una volta punk, un’altra volta Kamikaze, per poi trasformarsi in saloon-girl oppure ancora in coloratissima femme Fatale. Mitica Donatella! Anche quando il suo successo ha conosciuto momenti di ombra continuava a farmi battere il cuore: in duetto con Giuni Russo, nei due Sanremo in cui ha partecipato come Rettore (1986, 1994), attraverso gli album che ha continuato a pubblicare, ultimamente riusciti solo a metà, tant'è che da tempo viene ormai ingiustamente trattata come fosse “solo” un’icona anni ottanta, oppure un’icona gay. Certo, lo è stata e continua ad esserlo, ma mi sembra riduttivo vederla nelle trasmissioni revival di Carlo Conti insieme a meteore che sono durate il tempo di una canzone: lei che ha vinto due Festivalbar, venduto 20 milioni di dischi e collaborato persino con un mostro sacro come Elton John (che all’apice del successo le scrisse ben tre canzoni)! Eppure, molto onestamente, quando nel 2005 uscì il suo album di inediti “Figurine”, una parte di me si convinse che la sua vena creativa si fosse effettivamente un po' esaurita insieme ai bei tempi di cui sopra. Niente di più sbagliato: l’altro giorno, appena inserito “Caduta Massi” nel lettore cd, ho immediatamente e finalmente ritrovato l’energia, l’estro ed il talento di un’artista più unica che rara. A partire dall’ironica title-track (aperta da Platinette) Rettore – attraverso testi quanto mai intelligenti – sviscera con originalità argomenti come la vecchiaia e l’adolescenza, descrive con passione la necessità di essere amati (“Ghepardo”, “Così ti piace”), parla di rabbia (“Chi tocca i fili muore”) e di tempo che passa (attaverso la struggente e poetica “L’estate è un’onda breve”); il tutto senza rinunciare alla trasgressione, ben presente nel gradevole ed estivo singolo “L’onda del mar”, il cui testo è solo apparentemente innocuo. Notevole anche la capacità di prendersi in giro rileggendo in chiave rap la sua “Lamette”, per non parlare poi di come sbeffeggi allegramente la morte, citando addirittura Dante e Caronte! La musica proposta spazia da un buon rock corale (alla Green Day, tanto per intenderci) ad un tirato e godibilissimo ska (“C’ho fatto il callo”), alternati a suoni sperimentali, qualche incursione nel rap con l'apporto vocale di Nottini Lemon e - non da ultimo - un sound decisamente più pop-style (che rasenta la perfezione ne  "L'onda del mar"). Un disco davvero bello questo "Caduta Massi", variegato, pieno di grinta, che sprizza energia da tutti i pori. Ascoltandolo fra un turbinìo di emozioni, mi sono reso conto che l’istinto dei bambini non sbaglia mai: a 9 anni avevo intuito che Rettore possedeva effettivamente una marcia in più: beh, dopo oltre trent’anni e una marea di altre cantanti (non solo italiane) che nel frattempo sono apparse sulla scena, dal mio punto di vista non è cambiato assolutamente niente. Fantastico!
Tracklist1) Caduta Massi 2) Chi tocca i fili muore 3) Adolescente 4) Ghepardo 5) L'onda del mar 6) C'ho fatto il callo 7) Se morirò 8) La vecchiaia (è una grave malattia che colpisce anche i giovani) 9) Così ti piace 10) L'estate è un'onda breve 11) Lamette Katana (Bonus-Track presente solo nel caso l'album venisse scaricato da i-Tunes)

il singolo targato estate 2011 si intitola "L'onda del mar"

copertina del disco e traccia numero 7: "Se morirò(featuring Nottini Lemon)